Sito Mario D’Ignazio in merito ai simboli del cristianesimo

Dal sito di Mario D’Ignazio abbiamo scoperto un interessante approfondimento riguardo i simboli del cristianesimo.

Quali sono i simboli del cristianesimo

Il cristianesimo in generale e il cattolicesimo in particolare hanno molti simboli. Alcuni di loro sono abbastanza noti, come la croce, il pesce e il crocifisso. Ma alcuni sono molto meno conosciuti o addirittura oscuri.

Partiamo dal pavone. Gli antichi greci credevano che questo uccello non si decomponesse dopo la morte. Per questo i cristiani lo adottarono come simbolo della vita eterna. La scrittrice cattolica Flannery O’Connor chiamava il pavone “il re degli uccelli”. Quando combini questi significati, re degli uccelli e vita eterna, ottieni anche il simbolo di Gesù, Re dei Re!

La storia dei simboli del pellicano, fiordaliso e triquetra

La storia del pellicano, in ricordo di Gesù, è stata inclusa nella letteratura e nella canzone cristiana europea per tutto il XVII secolo. Si credeva che il pellicano si trafiggesse il petto con il becco e nutrisse i suoi piccoli con il suo sangue. Divenne un simbolo di Cristo che si sacrifica per l’uomo – e per questo fu spesso rappresentato nell’arte cristiana.

La credenza è nata probabilmente a causa del becco dalla punta rossa del pellicano e delle piume bianchissime, e perché spesso si trovano uccelli dal becco lungo come il pellicano in piedi con il becco appoggiato sul petto. Inoltre, la borsa del pellicano dalmata diventa rossa durante la stagione riproduttiva.

Il Fiordaliso è forse più noto noto. Chi è stato a New Orleans, probabilmente conosce molto bene questo simbolo. Il Fiordaliso, o giglio, è un simbolo di resurrezione. Questo fiore è anche un simbolo di purezza, motivo per cui San Giuseppe è spesso raffigurato con in mano uno!

La Triquetra, conclude infine Mario D’Ignazio, è un antico simbolo a tre punte. Questo rappresenta per i cristiani la Santissima Trinità. I tre anelli identici si intrecciano in uno schema perfetto che mostra la loro comunione e uguaglianza. In alcune culture rappresenta la parte femminile del divino sacro.

Sito Mario D’Ignazio in merito ai simboli del cristianesimo

Dal sito di Mario D’Ignazio abbiamo scoperto un interessante approfondimento riguardo i simboli del cristianesimo.

Quali sono i simboli del cristianesimo

Il cristianesimo in generale e il cattolicesimo in particolare hanno molti simboli. Alcuni di loro sono abbastanza noti, come la croce, il pesce e il crocifisso. Ma alcuni sono molto meno conosciuti o addirittura oscuri.

Partiamo dal pavone. Gli antichi greci credevano che questo uccello non si decomponesse dopo la morte. Per questo i cristiani lo adottarono come simbolo della vita eterna. La scrittrice cattolica Flannery O’Connor chiamava il pavone “il re degli uccelli”. Quando combini questi significati, re degli uccelli e vita eterna, ottieni anche il simbolo di Gesù, Re dei Re!

La storia dei simboli del pellicano, fiordaliso e triquetra

La storia del pellicano, in ricordo di Gesù, è stata inclusa nella letteratura e nella canzone cristiana europea per tutto il XVII secolo. Si credeva che il pellicano si trafiggesse il petto con il becco e nutrisse i suoi piccoli con il suo sangue. Divenne un simbolo di Cristo che si sacrifica per l’uomo – e per questo fu spesso rappresentato nell’arte cristiana.

La credenza è nata probabilmente a causa del becco dalla punta rossa del pellicano e delle piume bianchissime, e perché spesso si trovano uccelli dal becco lungo come il pellicano in piedi con il becco appoggiato sul petto. Inoltre, la borsa del pellicano dalmata diventa rossa durante la stagione riproduttiva.

Il Fiordaliso è forse più noto noto. Chi è stato a New Orleans, probabilmente conosce molto bene questo simbolo. Il Fiordaliso, o giglio, è un simbolo di resurrezione. Questo fiore è anche un simbolo di purezza, motivo per cui San Giuseppe è spesso raffigurato con in mano uno!

La Triquetra, conclude infine Mario D’Ignazio, è un antico simbolo a tre punte. Questo rappresenta per i cristiani la Santissima Trinità. I tre anelli identici si intrecciano in uno schema perfetto che mostra la loro comunione e uguaglianza. In alcune culture rappresenta la parte femminile del divino sacro.

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